Mappe delle emozioni. Conoscere Roma attraverso le esperienze di vita dei suoi abitanti
Nell’attraversare e abitare una città quali aspetti dell’esperienza è possibile mappare? Quanti modi esistono di rappresentare un’emozione o un ricordo? Quante nuove mappe di Roma possono nascere? Le mappe servono per orientarsi, perdersi o entrambe le cose?
Come esploratori contemporanei della realtà metropolitana proveremo a rispondere a queste e ad altre domande partendo da noi stessi, dalla nostra personale percezione ed esperienza di attraversamento dei quartieri di Roma, dalla memoria e dalla conoscenza di parti della città verso cui intratteniamo un personale rapporto.
Le immagini che saranno sollecitate e prodotte all’interno del laboratorio rappresenteranno la vita emotiva, ma anche la visione personale e critica dei partecipanti, in relazione ai diversi spazi e percorsi urbani fatti propri nel tempo. Avremo a che fare con mappe delle emozioni o di emozioni/ricordi/pensieri in forma di mappa. Impareremo a collocare i sentimenti e le esperienze nella nostra personalissima cartografia fatta di spazi abitati, spazi attraversati e spazi sedimentati dentro di noi, ispirandoci al lavoro di artisti che hanno riflettuto e lavorato su questi temi.
Faremo l’esperienza di orientarci attraverso personali codici visivi, punti di riferimento e elementi salienti che non siano i luoghi conosciuti da tutti. In questo modo procederemo ad una mappatura degli spazi di Roma capace di rappresentare i diversi e irriducibili tragitti del corpo, dei sensi e della mente.
Il laboratorio sarà aperto da un gioco “rompighiaccio” con l’utilizzo di parole scritte su cartoncini e poste a terra, occasione per i partecipanti di iniziare a ragionare a partire dal proprio punto di vista su temi legati alla città. Seguirà una seconda parte più discorsiva e teorica, caratterizzata dalla visione di immagini su schermo o proiettore selezionate ad hoc e da una terza più pratica, con la realizzazione delle proprie personali mappe. L’esperienza si chiude con un momento finale di restituzione collettiva del proprio lavoro per riflettere insieme.